Pizza al piatto…scusate se la chiamo Margherita
Sono circa 30 minuti che guardo il riquadro del mio articolo bianco senza riuscire a scrivere una parola….strano per una logorroica come me!!! Mi capita solo quando ho tante cose in mente da voler scrivere e so anche come le vorrei scrivere…allora continuo a ripetermele in testa lasciando le mani immobili sulla tastiera. Questo articolo è molto importante per me perchè è il primo di una nuova avventura che mi accingo ad intraprendere con tanta gioia e un timore velato: da giugno faccio parte di MTChallenge. Quasi tutti sanno di cosa sto parlando: è “Il gioco più divertente del web”, “un tunnel senza uscita”“una scuola di cucina, senza maestri”,“un gastro-carcere”…per me un input in più per imparare, per essere ancora più critica con me stessa e per confrontarmi con gli altri in modo costruttivo.
Era da tanto che ci pensavo e alla fine, combattuta tra le mie due io… quella dubbiosa del “sarò in grado?!?!?” e quella fiduciosa de “ce la puoi fare!!!!” eccomi qui pronta per la nuova sfida, la n° 58 che è….rullo di tamburi…la PIZZA!!!!
A proporre la Pizza come sfida di Giugno, è la vincitrice della sfida precedente, Antonietta Golino, dal Blog La Trappola Golosa.
Ora voi penserete che per una napoletana, entrare in MTC e avere come prima sfida la Pizza sia da fortunati e invece per me non è stato proprio così. Personalmente preparo la pizza tutte le settimane ma ho sempre considerato il mio impasto quello della focaccia.
La Pizza per me è sempre stata un’altra cosa…nutro per Lei un profondo rispetto! Ci deve essere un motivo per il quale, addirittura una Regina se ne è innamorata al punto tale che la vera pizza napoletana porta il Suo nome. Sono tante poi le cose che si dicono sulla Pizza….l’acqua deve essere quella di Napoli, il forno deve avere una forma particolare, le pale vanno usate con criterio…guai a cambiare l’ordine. Per non parlare della gavetta che i giovani apprendisti devono fare prima di poter avere l’onore di arrivare ad infornare la pizza o solo di maneggiarla!!!! Sin da bambina..e ancora oggi quando faccio la fila per prendere la pizza e portarla a casa mi incanto dinnanzi alle mani esperte dei pizzaioli che fanno roteare l’impasto tra le mani fino a formare un cerchio perfetto per poi condirlo.
Con questo stato d’animo mi sono avvicinata alla prima ricetta di Antonietta, la Pizza al Piatto tipo napoletana con metodo diretto. Da brava scolaretta al primo giorno di scuola, ho resettato tutto e ho seguito punto per punto tutte le indicazioni di Antonietta. Ho letto e riletto il suo articolo e anche il disciplinare.
Prima di lasciarvi alla ricetta, che è quella di Antonietta, voglio dirvi che mi sono molto divertita ad improvvisarmi in pizzaiola “semi seria” usando le dita per allargare l’impasto e roteando la pizza fino a formare un cerchio della circonferenza del piatto…ringrazio anche la mia istruttrice di corpo libero perchè grazie a Lei sono riuscita a sostenere 30 minuti consecutivi di impasto a mano mentre la mia impastatrice mi guardava offesa perchè non l’ho coinvolta in questa avventura!!!!!
Per la farcitura ho scelto la classica….fior di latte, pomodori pelati e basilico. Il risultato non mi soddisfa del tutto…il cornicione era quasi giusto (secondo il disciplinare “Il cornicione dovrà essere di 1-2 cm, regolare, gonfio, privo di bolle e bruciature e di colore dorato”); la foto della fetta non mi piace proprio ma il sapore era ottimo e l’impasto veramente leggero e gustoso!
Vi lascio alla ricetta!!!
Ingredienti per 4 pizze al piatto
Idratazione 55%
450 g di farina di grano tenero W240/260 (ho utilizzato “le farine magiche” di Lo Conte)
250 ml di acqua oligominerale
12 g di sale
1 g di lievito di birra
250 ml di acqua oligominerale
12 g di sale
1 g di lievito di birra
Ingredienti per il ripieno di ogni pizza
100 g di fior di latte
120 g di pelati
sale, un pizzico
olio extra vergine di oliva, un cucchiaio
basilico fresco, alcune foglie
Di seguito vi riepilogo tutti i passaggi per la preparazione:
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Misurare l’acqua e versarla di una ciotola di ceramica. Prendete due piccole quantità di acqua e mettetele un due piccolissime ciotole. In una metterete il sale ed in una il lievito. Sciogliete sia il lievito che il sale mescolando nelle rispettive tazzine.
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Aggiungete la quantità di acqua con il lievito nella ciotola con l’altra acqua ed iniziate a lavorare aggiungendo la farina poco alla volta. Personalmente l’ho setacciata man mano che l’aggiungevo all’impasto ma potete anche setacciarla tutta prima.
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Terminata la quantità di farina aggiungete l’acqua con il sale e continuate a lavorare fino a raggiungere, come ci ha spiegato Antonietta, il “punto di pasta”. Il procedimento di incorporare la farina è durato circa 7 minuti.
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Trasferite l’impasto su un piano di lavoro. Io ho utilizzato il piano di lavoro della mia cucina che è l’unico a mia disposizione. E’ il classico piano delle cucine di laminato. L’impasto va lavorato per 20 minuti, con molta energia. Vi accorgerete, man mano che lo lavorate, di quando siete arrivati al punto di incordatura giusto perché la consistenza dell’impasto passerà da appiccicaticcia a liscia e setosa. Impastate quindi per 20 minuti senza fermarmi stendendo e ripiegando l’impasto ripetutamente.
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Trasferite l’impasto in una ciotola di ceramica e lasciatela lievitare per 2 ore, coperta con della pellicola.
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Trascorso questo tempo procedete allo “Staglio” dividendo l’impasto in 4 parti uguali.
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Fate riposare l’impasto in un ponendolo su un telo. Non serve infarinarlo perché, se l’impasto è incordato bene, non si attaccherà al telo. Lasciare lievitare per 6 ore.
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Riscaldate il forno alla massima temperatura (il mio fa massimo 250°). Fatelo riscaldare per almeno 30 minuti insieme alla teglia che userete. Nel frattempo ponetevi su un piano di lavoro con della semola per stendere l’impasto. Prelevate un panetto alla volta e iniziate ad allargarlo con le mani partendo dal centro ed andando verso l’esterno spolverando il piano di lavoro con della semola. Sollevarlo dal piano e rotearlo con movimento circolare tenendolo con le dita.
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Prima di prelevare la teglia dal forno preparatevi gli ingredienti. Tagliate il fior di latte a cubetti (a me piacciono grandi perché mi piace che occupino tutta la pizza), tagliate i pelati con le mani stracciandoli in pezzi. Salate i pelati e mescolateli in una ciotola.
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Prelevare la teglia dal forno (io ho usato la teglia con i buchi. Poiché la mia era più grande, ho misurato la pizza con il piatto su cui l’ho servita di cm 26 di diametro), trasferirci il disco di pizza, senza ungere la teglia, condire con pelati e mozzarella ed infornate per 5 minuti al ripiano basso e per altri 5 minuti nel ripiano più alto del forno.
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Aggiungete un filino di olio extra vergine di oliva e delle foglie di basilico a crudo
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2 Comments
MTC n.58: GLI SFIDANTI – MTChallenge
3 Settembre 2016 at 11:20
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Pizza al piatto…scusate se la chiamo Margherita | Ricetta ed ingredienti dei Foodblogger italiani
14 Giugno 2016 at 14:13
[…] Creato da lericettediluci !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); VAI ALLA RICETTA […]