Macaron capresi e anacapresi
La dolcissima e simpaticissima Ilaria Talimani del Blog “Soffici” ha vinto l’MTC di novembre con un bellissimo tiramisù e ha deciso che la prima sfida del 2017 di MTChallenge sarà sui Macaron!!!!!
Quindi sappiate tutti che se le vostre bacheche saranno inondate di piccoli, colorati e meravigliosi Macaron, il merito è di questa pazza e meravigliosa community.
La mia prima proposta è dolce! In realtà medito anche quella salata ma sono ancora combattuta tra varie idee e quindi parto dalla “Dolcezza” e poi chissà…. Ho pensato e ripensato a vari gusti, colori e combinazioni ma poi, come spesso accade, ieri sera, all’improvviso ho avuto l’illuminazione. Dovete sapere che la mia meravigliosa famiglia è legatissima ma anche distante, ahimè. Mio fratello vive in Francia e i miei genitori, per sei mesi all’anno, vivono a Capri.
Pur di sentirci vicini le nostre chat e le nostre videochiamate vivono perennemente in questo triangolo….alternando foto dei Faraglioni e della Piazzetta, con foto della Garonne e del Castel dell’Ovo, con l’aggiunta di un raviolo caprese, una genovese e una cassoulet!!!! In questi anni, complice qualche fuga in questa splendida isola, ho avuto modo di conoscere la cucina caprese provandola in differenti luoghi, dal ristorante alla pasticceria e persino nelle case dei Capresi e Anacapresi scoprendo sapori e storie meravigliosi.
Mentre pensavo quindi ai dolci napoletani per farcire i francesissimi Macaron mi è venuta in mente l’isola più bella del mondo con i suoi due dolci più rappresentativi: La Caprese e l’Anacaprese. Il Macaron che affolla le vetrine delle Pasticcerie francesi e che mi incanto a guardare ogni volta che vado da mio fratello accoglierà, per la mia proposta, le farciture contenente i sapori di Capri.
Scusate se risulto troppo melensa ma in questo modo mi sembra di unire con le mie mani questi due luoghi ta me tanto cari ma per i quali avvolte provo anche una sensazione di rifiuto perché tengono lontani da me i miei amori.
Tutti conoscete la Caprese, quella scura con i faraglioni disegnati con il cacao sopra uno strato di zucchero a velo. Ma in pochi sanno che, ad Anacapri, che è la parte alta dell’isola esiste l’Anacaprese che è la versione bianca e al limone. Guai a chiamarla Caprese al limone, gli Anacapresi potrebbero offendersi. Entrambe hanno le mandorle nell’impasto. Ho pensato quindi che le farce contenenti i gusti di questi due dolci si sposassero bene con il macaron che è a base di mandorle. Ho realizzato i gusci di colore marrone a ricordare la Caprese e di colore giallo limone a ricordare l’Anacaprese e i meravigliosi limoni dell’isola.
Per le farce, che sono due ganache, ho utilizzato il cioccolato che è presente sia nella Caprese che nella Anacaprese che le ho aromatizzate con gli ingredienti che li compongono. Per l’ anacaprese ho utilizzato il cioccolato bianco a cui ho aggiunto il limone (buccia e succo) mentre per la caprese ho utilizzato il cioccolato fondente aromatizzato al rum.
Per creare un gioco di colori contrastanti ho scelto di utilizzare il gusto scuro che ricorda il colore della Caprese con la farcitura dell’Anacaprese e viceversa. Una volta farciti i macaron li ho decorati con un pennellino. Sul macaron con ganache di cioccolato fondente e rum ho disegnato i Faraglioni che sono sempre presenti su una vera Caprese. Su altri ho spolverato cacao amaro e zucchero a velo.
Ma come in ogni ricetta e in ogni storia c’è sempre il backstage avvolte lineare, altre catastrofico e altre ancora, come in questo caso, tragicomico. Con un dito dolorante per una bolla enorme che il mio caro sciroppo di zucchero mi ha lasciato, ho deciso di scrivervela….un pò per condividere il retroscena con voi…un pò per capire dai miei errori…e un pò anche per capire se ci sono stati errori e se sono stati piccoli o grandi!!!! Ho quindi aggiunto un capitoletto finale con le avventure di Lucia e i suoi Macaron alla presenza di quel Santo uomo che ha giurato di “accoglierla nella buona e nella cattiva sorte”
Vi lascio alla ricetta!!!!
Ricetta di Pierre Hermé (per circa 32-35 macaron)
150g zucchero al velo
150g farina di mandorle
110g albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55g l’una
Per lo sciroppo
150g zucchero semolato
50ml di acqua
ALBUMI
Considerando che gli albumi devono essere “vecchi” ho iniziato a prepararli quattro giorni prima di procedere. Ho separato gli albumi dai rossi e li ho sistemati in due ciotoline pesando 55 g in ognuna. Ho ricoperto la ciotolina di pellicola da cucina ben aderente al bordo della ciotola e ho fatto dei buchini sulla pellicola con un coltello appuntito. In questo modo gli albumi perdono la loro elasticità e risultano più semplici da montare.
TPT (tant pour tant)
Per preparare il TPT ho acquistato una farina di mandorle a grana fine. Per la preparazione del TPT, cosi come di tutta la preparazione, ho seguito alla lettera la ricetta di Ilaria ed il procedimento.
Prima di incorporarla agli albumi ho diviso la farina e lo zucchero in due parti uguali pesandole e le ho messe in due ciotole separate. Ho setacciato entrambe per due volte.
Ho poi diviso gli albumi in due ciotole pesando in ognuna 27,5 grammi per poter aggiungere i due coloranti direttamente nell’albume.
Ho incorporato gli albumi alla farina di mandorle e zucchero ottenendo due TPT dei colori desiderati. Lavorando con una lecca pentola ho ottenuto una pasta densa e morbida che ho poi messo da parte.
MERINGA ITALIANA
Per la preparazione della meringa italiana versate lo zucchero semolato e l’acqua in una pentola dal fondo spesso. Inserite un termometro da cucina e cuocete a fuoco medio. Quando la temperatura arriva a 115° simultaneamente cominciate a montare i 55g di albume messi da parte ad alta velocità.
Quando il termometro raggiunge i 118° versate lo sciroppo a filo sulla meringa versandolo sul bordo della planetaria. Continuate a lavorare per circa un minuto ad alta velocità per poi diminuirla e lasciarla in funzione per altri tre minuti. Il composto risulterà gonfio e lucidissimo. Misurate con il termometro la temperatura della meringa che potrà essere incorporata al TPT quando avrà raggiunto i 40°C.
MACARONAGE
Per il macaronage ho iniziato incorporando un cucchiaio di meringa in ognuno dei ptp mescolando il tutto fino ad ottenere un impasto più malleabile. Una volta amalgamato per bene ho aggiunto metà meringa in un colore e metà nell’altra mescolando dal centro verso i bordi. Quando il composto ha assunto un colore lucido ed omogeneo ho fatto la prova del Macaronner sollevando la lecca pentola e sollevandola verso l’alto. Il composto è iniziato a cadere come “un nastro pesante” cadendo nella ciotola lentamente.
Poiché nella meno fortunata prova precedente non mi sono trovata bene con il beccuccio ho deciso di provare senza utilizzando delle sac-a-poche usa e getta e tagliando la punta fino ad ottenere un buco largo come la mia bocchetta da 8 mm. Ho inserito i due composti in due diverse sac-a-poche e ho chiuso la parte superiore facendo vari giri in modo stretto per evitare la formazione di bolle e chiudendo con delle mollette
POCHAGE
Per il pochage ho provato entrambe le soluzioni proposte da Ilaria. Ho quindi utilizzato sia il tappetino per macaron di silicone poggiandolo su una teglia, sia il template di carta forno su cui ho disegnato dei cerchi e che ho poi poggiato su una placca microforata. Tenendo la tasca verticale a 2cm di altezza sopra la teglia ho formato i macaron seguendo il bordo del tappetino di silicone e quello del mio template fino ad esaurimento del composto. Ho poi batutto entrambi per uniformare i macaron ed eliminare eventuali bolle d’aria.
CROUTAGE
La fase di croutage credo sia stata quella più complicata perché i gusci devono seccare a temperatura ambiente fino a creare una pellicola sottile e secca che non li fa spaccarli in cottura facendoli alzare favorendo la creazione del collarino. Non essendo molto esperta di macaron e di crotage ho controllato più volte con il dito e, quando, dopo due ore, la pasta non incollava più al dito ho cotto.
COTTURA
Per la cottura mi sono attenuta, come per tutto il resto, alle precise indicazioni ricevute. Ho infornato a forno statico preriscaldato a 180° per i primi 2-3 minuti per poi continuare per altri 12 a 140°. Nella prima fase mi sono letteralmente incollata al forno per controllare tutto nei minimi dettagli ed è stato molto soddisfacente vedere i macaron alzarsi e il collarino comparire magicamente.
Una volta cotti, togliete la teglia dal forno e togliete il foglio di carta forno o il tappetino dalla teglia per evitare che i vostri macaron continuino a cuocere. Lasciateli raffreddare prima di toglierli. Quando li togliete create un avvallamento con l’indice per far si che accolga una quantità superiore di farcia.
RIPOSO: una volta farciti, lasciate i macaron in frigorigero per 24 h prima di farli assaggiare ai vostri amici. Io non ho resistito e li ho provati sia prima che dopo.
LE MIE FARCITURE
Ganache al cioccolato bianco e limone
Ingredienti
175 g di cioccolato bianco a pezzetti
100ml di panna fresca
25g burro
buccia e succo di un limone non trattat
1 cucchiaio di limoncello
Vaniglia in bacca
Preparazione
Fate bollire la panna in un pentolino. Appena inizia a bollire versatela sul cioccolato bianco che avrete precedentemente sminuzzato con un coltello. Mescolate fino a quando il cioccolato si sarà completamente sciolto. Aggiungete il burro e mescolate il tutto. Lasciate raffreddare la vostra ganache a temperatura ambiente. Quando si sarà raffreddata aggiungete il succo di limone filtrato con un colino a maglia stretta e grattugiate la buccia con una grattugia a maglia strettissima (io ho usato una microplane) e mescolate il tutto. Conservate in frigorifero fino all’utilizzo.
Ganache al cioccolato fondente e rum
Ingredienti
175 g di cioccolato fondente
100ml di panna fresca
25g burro
1/2 tazzina di rum
la punta di un coltello di bacca di vaniglia
Preparazione
Fate bollire la panna in un pentolino. Appena inizia a bollire versatela sul cioccolato nero che avrete precedentemente sminuzzato con un coltello. Mescolate fino a quando il cioccolato si sarà completamente sciolto. Aggiungete il burro e mescolate il tutto. Lasciate raffreddare la vostra ganache a temperatura ambiente. Quando si sarà raffreddata aggiungete il rum ed amalgamate il composto. Conservate in frigorifero fino all’utilizzo.
Le avventure di Lucia e i suoi Macaron alla presenza di quel Santo uomo che ha giurato di “accoglierla nella buona e nella cattiva sorte”
Ero partita benissimo…lunedì sera, dopo il lavoro, ancora frastornatamene malinconica e felice per il meraviglioso raduno ho messo a invecchiare gli albumi!!!! Giovedì sera mi sono precipitata a casa e ho iniziato ad operare. Avevo programmato di iniziare al massimo alle 18.45 ma, mentre ero in vespa, mi sono resa conto che gli albumi erano ancora in frigo….oddioooooooooo!!!!!!!! Già prevedevo il ritardo nella mia tabella di marcia…arrivata a casa ho tirato fuori dal frigo gli albumi e ho acceso tutti i dispositivi di calore in mio possesso…..termosifoni, condizionatori!!! “Amoruccio, ma non farà troppo caldo????” e io: “Capisci che gli albumi devono arrivare a temperatura??????” e il Santo: “OK, scusa!!!”.
Una volta portate le uova a temperatura è andato tutto liscio come l’olio e ho iniziato la mia preparazione…allo scoccare dei 115° ho azionato la planetaria alla massima velocità lasciando sul fuoco lo zucchero, giuro, solo il tempo necessario ad accendere la planetaria…Ebbene, quello splendido sciroppo si è completamente seccato!!!! Ilaria avrei voluto avere la lucidità di fare la foto ma mi è venuto il panico!!!! Ho iniziato a ripetere “Oddio…oddio ….oddio!!!!!!!” Il vero terrore mi è venuto perché non avrei avuto più il tempo per invecchiare altre uova e riuscire ad arrivare in tempo per la scadenza della sfida. Eccolo , l’uomo che ho sposato, con la sua pacatezza….mi ha preso la pentola e subito l’ha lavata “Io lavo, tu chiama Valentina….a lei sono venuti bellissimi!!!!”
Non so se in quel momento Lei mi abbia detto “Tranquilla la meringa non smonta perché voleva tranquillizzarmi o perché lo sapeva ma….ho rifatto lo sciroppo e la meringa, nel frattempo, non si è smontata!!!!” Ovviamente il di cui sopra Santo era incaricato di monitorare la meringa senza perderla di vista.
La meringa era salva….ha montato perfettamente (almeno credo…ma ho agevolato la foto!). Questo piccolo contrattempo mi ha fatto perdere la lucidità di pesare la meringa per dividerla in parti identiche nel TPT che avevo precedentemente preparato di due colori diversi. Il risultato, come credo si noti dalla foto, è stato che il giallo era perfetto e il marrone leggermente più liquido…è da qui viene la parte veramente comica…
La differenza del composto l’ho notata ad occhio anche io che non posso essere definita una esperta di dolci….il giallo si è perfettamente distribuito sul tappettino mentre il marrone è leggermente fuoriuscito dal tappetino. A questo punto, ho deciso di adottare una tecnica partenopea: l’arte di arrangiarsi. Ho tolto il composto fuoriuscito dei macaron marroni con i cotton fioc. Devo dire che dopo circa 20 cotton fioc tutto era perfetto!
Ultimo momento….con il Santo che ancora mi aspettava per cenare (ore 21.35) …il CROUTAGE…..dopo mezz’ora mi sono subito resa conto che il giallo era avanti rispetto al marrone che era ancora molto umido. Ho quindi riacceso il condizionatore, questa volta a 26 gradi e ho sparato la bocchetta direzionandola verso i marroni….se il Santo non mi ha mandato a quel paese in questo momento…vuol dire che è un’unione forte la nostra!!!! Un caldo che manco ai tropici!!!!! Morale della favola dopo 2 ore, nessuno dei due colori “azzeccava” e ho acceso il forno!!!!
E qui mi vergogno come una ladra…..ma voglio condividere con Voi. Preriscaldo sempre il forno..lo accendo e vado a farmi la doccia, vado a stendere la lavatrice, insomma quando torno la lucetta è sempre spenta e il forno a temperatura!!!!! In questo caso, complice l’ora tarda e la mia ansia da cottura, sono rimasta sempre vicino il forno e mi sono accorta improvvisamente che anche il mio ha un termostato!!!!! Non vi dico niente altro…..mi cospargo la testa di cenere!!!! Ho infornato quando la mia nuova amica lucetta si è spenta e i macaron si sono alzati e sono abbastanza soddisfatta.
Credo che se avessi pesato perfettamente la meringa non avrei avuto queste disavventure che ho cercato di risolvere sul momento…..sullo sciroppo non mi riesco a dare una spiegazione, se non provare a cambiare il termometro ma non mi era mai successo e non mi è successo dopo….quindi, quando potrai, cara Ilaria, illuminami tu!!!!!
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24 Comments
Paola
29 Gennaio 2017 at 8:52
Ero convinta di esserci passata qui e invece no. Lo faccio ora, leggendo delle avventure coi macaron e ridendo a pensarmi nella stessa situazione. Ho tenuto d'occhio i miei macaron manco fossero dei delinquenti pronti a scappare. Li sorvegliavo a distanza e nel vederli crescere e formare il collarino nel forno, non ti dico la samba che è partita a casa ahah 🙂 Per fortuna vivo sola e non ho santi da spazientire 🙂 Sono sicura che il tuo Santo accetta tutto perché sa che ha solo da guadagnarci. Già solo a pensare la bontà delle due torte citate e immaginarle avvolte nel guscetto di macaron, mi viene l'acquolina 🙂
lericettediluci2015
30 Gennaio 2017 at 12:26
Grazie Paolaaaaaa….siamo tutte un pò pazze…io ne vado fiera…riuscire a gioire e a mettere tutta l’anima per una passione credo sia una magia unica!!!!!!!!!
Francesca lanuova
28 Gennaio 2017 at 17:53
Luciiiiii il post mi ha fatto morire dal ridere,mi sono immaginata te con la tua incredibile vitalità saltellare su e giù per la casa e un Santo correre ai ripari con calma ed amore:bellissimo! I macarons sono invitantissimi,gli Anacapresi li avessiavessi qui con me li finire in 30 secondi netti!
I
lericettediluci2015
30 Gennaio 2017 at 12:00
Cara Franciiiii!!!!! Grazie!!!! hai immaginato perfettamente la scena…..ero isterica…ma alla fine sono contenta perchè sono venuti così come me li ero immaginati!!!!! appena vieni a trovarmi fammi sapere cosi te li preparo!!!!!!!! grazie mille…un abbraccio!!!! 🙂
Patty
26 Gennaio 2017 at 8:37
Cara Lucia, finalmente riesco a venire a leggere il tuo post!
A parte la bellezza e perfezione dei tuoi macaron (no words), mi sono innamorata del tuo omaggio a quest'isola che tanto vorrei visitare (no, non ci sono mai stata…Ischia, Procida…mi manca Capri). Magari un giorno mi ci porti tu…bando alle ciance, i ripieni pensati sono strepitosi ma la tua mano artistica è felicissima e a me viene un colpo al pensiero di dover decorare un macaron dopo tutta la fatica fatta per tirarne fuori un paio decenti.
Quindi ammirazione assoluta per questi capolavori e soprattutto Viva Capri!
Un forte abbraccio mia cara, Pat
lericettediluci2015
26 Gennaio 2017 at 9:20
Cara Patty, grazieeeeeeeee……pensa che per me è stato più semplice decorare che macaronare!!!!!!!! Dai…vieni a Capri!!!! sarei lieta di portarti in giro per l’isola e di farti fare anche il cicciotour!!!!!!!! Ti ringrazio ma io ho solo portato nel macaron i gusti di questi due dolci che amo praticolarmente!!!!!!!! a presto mia cara…ora che i Macaron sono andati….ho un certo blog a cui potermi dedicare per the Recipe-tionist….stasera opero con la prima!!!! Baci baci
Giuliana
24 Gennaio 2017 at 2:29
che meraviglia questi tuoi macaron Luci! Parlano di te, del tuo sentire, della tua meravigliosa terra e so che se ne assaggiassi uno, sentirei le stesse emozioni che hai trasmesso col tuo racconto.
Nelle tue disavventure mi ci sono un po' riconosciuta, e il mio Sant'uomo, brontola, ma sopporta e poi mi sostiene sempre…quindi siamo fortunate dai..
Complimenti ancora, un abbraccione, sono stata felice di conoscerti a Napoli, sono stati giorni di grande serenità e gioia.
Giuli
lericettediluci2015
24 Gennaio 2017 at 9:39
Giulyyyyyy……che cara che sei!!! Lo sai che la mia mamma si chiama come te????? Sono contenta che ti siano piaciuti…ho scritto questo post di getto…come se a scrivere fossero le mie emozioni e tutto quello che c’è dentro di me!!!!! Le disavventure fanno parte di una ricetta perchè raccontato di ognuno di noi, dei momenti di sconforto, della capacità di affrontare le difficoltà trovando una soluzione last minute e dell’ostinazione di volerci riuscire..prima di tutto per se stessi!!!
Sono contenta di averti conosciuto e di aver sentito da vicino la dolcezza che riesci a trasmettere!!!! Gli uomini brontolano sempre ma, se ci pensi, lo fanno perchè è il loro ruolo ma in fondo in fondo sono fieri di quello che facciamo….a presto!!!!
kika
23 Gennaio 2017 at 15:14
Lucia, io ti amo tanto quanto quel sant'uomo che ha deciso di starti accanto nella buona e nella cattiva sorte.
La fine del tuo post ha dato un'impennata di positività alla mia giornata.
Non sapevo che esistesse l'Anacaprese e adesso che so che esiste sicuro me la faccio, perchè io amo i dolci al limone.
Che ridere, non riesco a smettere pensando al condizionatore sparato a palla sui macaron per il croutage.
hihihi.
ciao carissima, spero di vederti presto.
lericettediluci2015
23 Gennaio 2017 at 15:20
Cara!!!!! non sai come sono contenta di aver dato l’impennata alla tua giornata!!!!!! è stata una scena comica veramente….non si seccavano….e allora ho trasformato la casa nei Caraibi!!! a dirti il vero avevo anche il phon pronto sul tavolo qualora non bastasse….ahahahaahah…..anche io spero di verderti presto per farci ancora tante risate e chiacchiere!!!!! baci forti
Ilaria
23 Gennaio 2017 at 9:32
Cara Lucia, innanzitutto lasciami dire che i tuoi macaron sono splendidi, si lo so, quelli marroni potevano venire meglio, ma io adoro l'idea in generale. Gli abbinamenti sono così buoni, equilibrati e poetici allo stesso tempo, che mi commuovono. Mi piace anche la decorazione e la scritta a mano, che io non sarei mai stata in grado di fare. Quelli gialli sono perfetti, mentre quelli marroni avevano bisopgno di un tempo di croutage diverso e anche di cottura diverso. Vero è che se il composto è troppo liquido, non si può recuperare e comunque alla fine ti sono venuti no?!?
Le tue disavventure mi hanno divertita e sai perchè?!?, perchè a me succede uguale. Io pure sono così, arrivo trafelata dal lavoro, comincio a fare le cose e se tutto non fila, una tragedia. Tu hai il Santo, che voglio qui pubblicamente ringraziare per aver tenuto duro e mantenuto la calma, il mio Uomo di Casa, invece manco si sarebbe avvicinato perchè in cucina se va qualcosa va storto divento una furia ahahahahahahah.
Sono stata così contenta di conoscerti al raduno e grazie per questi splendidi macaron che mi hanno subito riportata a Capri/Anacapri un luogo che ho amato immensamente.
lericettediluci2015
23 Gennaio 2017 at 9:51
Ilariaaaaaa……grazieeeee…..mi è venuta la pelle d'oca a leggere il tuo commento che sento venire dal cuore….grazie a te perchè sei stata una guida fenomenale per tutti noi…e si vede dalle meraviglie che vedo in giro…. Ho voluto raccontare la storia del backstage perchè dietro un lavoro c'è la nostra vita quotidiana, le corse per ritagliarci del tempo per fare la cosa che più amiamo e più ci rilassa….la voglia di fare e fare bene ma anche di confrontarsi e capire dove è accaduto il "Dramma"!!!! Riproverò a farli prchè adesso ho ben chiaro il procedimento e le consistenze!!!! E poi perchè ho visto farce meravigliose che voglio provare….
Il Santo viene chiamato da tutti "Santone" ed è solo lui che mi può sopportare nei miei momenti di ira….penso sempre che senza di lui non potrei avere il blog…perchè chi altro mi sopporterebbe?!?!?!!? ahahaha
E' stato un piacere anche per me conoscerti e condividere tante risate e momenti che ricordo con molta felicità….incluso il ripieno cicoli e ricotta!!!!!!
Grazie ancora e buon lavoro a te che sei un giudice speciale!!!!! 🙂
Valentina de Felice
23 Gennaio 2017 at 8:05
Quando ho ricevuto alle 23 inoltrate, in seconda fase REM, il whatsapp di tuo marito che lamentava calori tipici del tropico del capricorno, ho sperato che ti fossero venuti perfetti (così come sono) perchè tra aria condizionata, phon, bacinella di acqua calda e termosifoni a palla, il Santone si sarebbe liquefatto. E ci credo che alla fine si è sentito "liberato", come tu ti sei sentita "onnipotente" appena i gusci hanno fatto il "sollevè". Inutile dirti quanto ami le foto tra le vongole bianche e le foglie di limone, ho fatto il tifo per questi abbinamenti perchè ben conosco le due torte, e ti dico solo che oggi, tra una carbonade flamande e Ciruzzo, utilizzerò, sacrificandomi, i gusci rimasti,per farcirli con una certa ganache al limoncello che mi ha fatto gola fin da subito!
lericettediluci2015
23 Gennaio 2017 at 9:43
Grazieeeee Valeeeeeee…..poverello….sudato e al mio capezzale incorciando le dita affinchè venissero….altrimenti…anatema!!!!!! Il "sollevè" mentro ero inginocchiata davanti al forno mi ha fatto sentire felice come una bambina, nonostante l'ora tarda…nonostante la stanchezza e nonostante la cucina in completo caos e disordine!!!!!!! 🙂
alessandra
23 Gennaio 2017 at 3:44
si vedono i miei commenti????
lericettediluci2015
23 Gennaio 2017 at 9:30
siiii…si vedono!!!!! 🙂
alessandra
23 Gennaio 2017 at 3:43
Ho iniziato a leggere condividendo la tua malinconia (a proposito di lontananze) e ho finito ridendo come una scema sulle tue disavventure. Un consiglio da casalinga disperata: se si secca lo sciroppo di zucchero, basta riaccendere il fuoco e riportarlo a temperatura. Usa un pennellino in silicone per staccare lo zucchero che resta sui bordi, in modo da scioglierlo tutto (eventualmente aggiungi un po' d'acqua) et voila', il gioco e' fatto.
Invece, arrivando ai macarons, mi piacciono molto. Sono riusciti bene e, soprattutto, hanno come punto di forza questo abbinamento al cubo, per cui a sposarsi bene fra di loro non sono solo i 4 gusti, ma anche la territorialita'. Cospargo il capo di cenere sull'Anacaprese, perche; l'ho sempre chiamata nell'innominabile modo di cui sopra-e ti rinnovo i miei complimenti, per questi macarons. Bravissima!
lericettediluci2015
23 Gennaio 2017 at 9:40
Cara Aleeeeee….non sai come mi fa piacere che ti siano piaciuti!!!!! sulla malinconia, ahime, scrivo spesso e mi ritrovo a mettere nei piatti molto spesso la mia famiglia per unirla con le mie mani…è un modo per sdrammatizzare il vuoto che sento…sulla territorialià, beh, fa parte di me…avvolte è un limite, perchè mi rendo conto che non mi fa andare oltre azzardando (ci sto lavorando!!!), ma in alcuni casi è un punto di forza e ne vado fiera!!!!! Sul nome della Caprese al limone….beh..io l'ho scoperto qualche anno fa ma nessuno si offende se continui a chiamarla così….è una Capri cosmopolita ed internazionale andava celebrata inserendo i suoi sapori in un gioiellino cosi piccolo!!!! grazie!!!!
Sarapixel
22 Gennaio 2017 at 21:36
Ci pensavo proprio in questi giorni all'anacaprese (insomma alla caprese al limone, non me ne vogliano gli Anacapresi), che la vorrei preparare… E poi arrivi tu con questi macarons cosí geniali! Nonostante le disavventure direi che hai recuperato perfettamente, ti sono venuti proprio belli!
lericettediluci2015
23 Gennaio 2017 at 9:33
Grazie Saraaaaaa…è stato tragicomico perchè continuavo solo a pensare che non avrei avuto il tempo di invecchiare altri albumi…ma sono molto contenta del risultato!!!!! Provala la Anacaprese o Caprese al limone, come preferisci, perchè è davvero ottima e delicata!!!! un bacio a te e alla panza!!!
Flavia Galasso(Elisa Baker)
21 Gennaio 2017 at 16:44
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH…finalmente… da quando me ne hai iniziato a parlare non vedevo l'ora di ammirare questi due esempi di macaron perfettamente incastonati tra il mare di Capri, guardando il Vesuvio, ma con influenze Francesi. Mi dispiace solo che ance se immagino il gusto di queste delizie, non posso in realtà provare il vero piacere di assaggiarli… mi sa che tanto li rifarai. Per Luca, ecco… tanta solidarietà… da parte di mio marito ovviamente…io sempre con te!!
lericettediluci2015
22 Gennaio 2017 at 17:06
Grazie Flavia……Li rifarò almeno tre due volte..Per i capresi e per i francesi della famiglia..Se passi da queste parti fammi un fischio che li rifaccio con piacere anche per te!!!! Povero Luca….Penso che dovrò darmi a qualcosina di più semplice nei prossimi giorni per fargli dimenticare il calore dei tropici…
rosaria
21 Gennaio 2017 at 13:14
Lucia!! che meraviglia!
Bellissima l'idea della caprese e anacaprese
Te la sei cavata splendidamente
lericettediluci2015
21 Gennaio 2017 at 14:29
grazie tesorooooo!!!! L’idea è nata dal cuore e dal mio triangolo amoroso ma sono ocntenta di avere omaggiato questi due dolci che amo!!!!!