Ravazzate palermitane
Quest’estate ho trascorso le mie vacanze in Sicilia. Quando io e mio marito abbiamo iniziato a pianificarle si parlava di varie mete diverse. Lui era più orientato verso una meta estera non necessariamente di mare; io volevo assolutamente fare tanto mare e alla fine ho vinto io…eheeheheheh
Gli ho detto semplicemente “Voglio fare tanto mare e….MI VOGLIO MANGIARE TUTTA LA SICILIA!!!”. A quel punto lui, da grande buongustaio, ha risposto “SICILIA SIA!!!”….
Non ci posso fare nulla…io amo la Sicilia e, pur essendo napoletana inside, nutro un grande amore verso questa terra e ritengo che sia, dal punto di vista gastronomico, la regione più completa in assoluto. Puoi mangiare dolce, salato, agrodolce, bere vino, vino dolce, amaro…insomma sono tornata con svariati chili in più e con la voglia di preparare molte delle cose assaggiate.
Una delle cose che mi ha più colpito è stata la “Tavola calda”. Morbida, gustosa, versatile…uno di quegli impasti che quando li provi non li lasci più! Mi sono quindi subito messa alla ricerca della ricetta. Dove? Quando si tratta di cucina siciliana vado sempre a sbirciare il blog di Mastercheffa. Scorrendo il suo blog alla voce “Cena siciliana” mi sono innamorate di varie ricette che più prima che poi rifarò ma scorrendo ho avuto la “Sindrome di Sthendal”….erano lì, appoggiate su un meraviglioso tagliere di legno, colore perfetto e ripieno…che ripieno….perfetto, gustoso….insomma una goduria!! Parlo della Ravazzate palermitane, fagottini di impasto da rosticceria ripieni di ragù e piselli. L’impasto è meraviglioso e resta morbido anche quando si raffreddano…morale della favola..io e mio marito ne abbiamo mangiate dodici ..da soli!!!!!
Ingredienti per 12 Ravazzate palermitane
Per l’impasto:
400 g di Farina Bianca
25 g di Strutto
70 ml di Acqua Tiepida
1/2 cucchiaino di Lievito di Birra Secco
200 ml di Latte
1 cucchiaino di Zucchero
1 cucchiaino di Sale
Per il ragù:
250 g di Tritato di Vitello
250 g di Tritato di Maiale
1/2 Cipolla
1 Carota
200 g di Piselli
500 ml di Passata di Pomodoro
1/2 bicchiere di Vino Bianco
Sale q.b.
Pepe Nero q.b.
Olio Extravergine D’oliva q.b.
Per la finitura:
1 Tuorlo
2 cucchiai di semi di sesamo
Per prima cosa, preparare l’impasto per rosticceria siciliana.
In un recipiente, porre la farina con lo strutto ed il latte e cominciare a fare amalgamare con un cucchiaio di legno.
In una ciotola, sciogliere il lievito e lo zucchero nell’acqua tiepida, poi aggiungere all’impasto.
Quando l’impasto è ben amalgamato, aggiungere anche il sale.
Continuare a lavorare l’impasto su una spianatoia infarinata per almeno 15 minuti: serve che si sviluppi la cosiddetta maglia glutinica: vi accorgerete che è pronto se, tirandolo con le mani, l’impasto è elastico e non si spezza.
Formare una palla, porre l’impasto a lievitare in una ciotola e coprire con pellicola trasparente.
Lasciare lievitare per circa 5 ore, o comunque finché l’impasto non raddoppia di volume.
Nel frattempo, preparare il ragù.
Tritare finemente la cipolla e soffriggere in pentola con olio extravergine d’oliva.
Aggiungere le carni tritate e far rosolare a fiamma viva per qualche minuto, poi sfumare con il vino bianco.
Aggiungere anche i piselli e lasciare insaporire, poi unire la salsa e regolare di sale e di pepe.
Far cuocere per circa una ventina di minuti, finché il ragù non risulta denso e gustoso, poi spegnere il fuoco e lasciare raffreddare.
Dividere l’impasto in 12 parti e stendere ognuna fino a formare un disco sottile.
Porre una generosa quantità di condimento su ogni disco e richiudere su se stesso a fagottino, avendo cura di sigillare bene tutte le estremità, poi girare al contrario e porre su una leccarda rivestita di carta forno (non lasciare ulteriormente lievitare perché si rischia di avere l’interno delle ravazzate poco condito).
Spennellare la superficie delle ravazzate con tuorlo sbattuto e completare con un pizzico di semi di sesamo.
Cuocere in forno preriscaldato in modalità ventilata a 200° per 15 minuti, estrarre dal forno, lasciare leggermente intiepidire e servire.
Note: Il risultato in termini di morbidezza di impasto e sapore è stato sorprendente. Non potete davvero immaginare fino a quando non le provate. Unico punto da migliorare è stato il livello della farcitura. Al taglio non era perfettamente al suo posto come nelle ravazzate di Mastercheffa e quindi, poichè volevo capire dove avevo toppato, ho naturalmente “rotto le scatole” a Lei la quale, molto carinamente, ha chiarito tutti i miei dubbi. Seguite quindi tutti i suoi preziosi consigli e non abbiate timore di stendere l’impasto in modo sottile come suggerisce la ricetta!!!!!
Vi lascio alla ricetta!!!! Se volete ricevere aggiornamenti sui miei nuovi post, seguitemi anche su INSTAGRAM
Se volete altre idee per cucinare un primo piatto, CLICCATE QUI
Commenta con Facebook
Contenuti
nascondi
1 Comments
Ravazzate palermitane | Ricetta ed ingredienti dei Foodblogger italiani
14 Ottobre 2017 at 9:38
[…] Creato da lericettediluci !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0];if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src="//platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); VAI ALLA RICETTA […]