Tartiflette
Era il 5 dicembre 2005 quando ho scoperto la tartiflette… ma non ricordo questa data solo per questo!
Non volavo da molti anni ed ero fidanzata con Luca da quasi un anno. Era il nostro primo volo insieme …destinazione Tolosa. L’ansia per il volo era mista all’emozione di essere finalmente riuscita ad organizzare una trasferta francese per trascorrere qualche giorno con il mio fratellino insieme a colui che mi stava facendo battere il cuore. Per una “carnale” come me il fatto che mio fratello non conoscesse bene il mio amore era inconcepibile e così ci siamo ritrovati in volo verso la “Città rosa”. Era la mia prima volta in Francia, la mia prima volta a Tolosa, la prima volta che Luca e mio fratello trascorrevano qualche giorno insieme.
Ricordo ancora l’emozione quando l’ho visto lì, appena oltre il ritiro dei bagagli. Sentivo un’emozione mista ad una leggera ansia “Si piaceranno???” “Vabbè sono ingegneri, troveranno sicuramente qualcosa di cui parlare” “Speriamo entrino subito in contatto…sarebbe un peccato…sono solo tre giorni”…e così le mie vocine interiori dibattevano tra di loro facendosi domande e dandosi risposte.
Ci ha accolto una Tolosa nel pieno dei suoi addobbi natalizi e, nella piazza principale, un bellissimo mercatino di Natale pieno di bancarelle di vario tipo. E’ stato li che abbiamo cenato la prima sera ed è stato lì che ho assaggiato la prima volta la Tartiflette. Ne ricordo perfettamente l’odore, quel sapore delicato e deciso allo stesso modo, quella cremosità che si sposa benissimo con la consistenza della patata e la croccantezza della pancetta, quel suo aspetto invitante. Ci sono tornata tante altre volte in Francia e l’ho rimangiata ma non potrò mai dimenticare quella prima volta..che era anche la prima volta che la mia “nuova vita” entrava in contatto con la mia vita di sempre, quella degli affetti indissolubili e delle certezze.
Quando ho scoperto che era Sara la vincitrice del The Recipe-tionist di dicembre e gennaio sono stata super contenta. Sara non la definisco più una collega blogger perchè ormai è un’amica, una di quelle persone con le quali ti incontri per un motivo e poi si crea un rapporto di affetto e stima reciproca. Con Lei e Vale ci sentiamo costantemente e condividiamo tanti momenti. Scegliere una delle sue ricette mi è sembrato naturale perchè il suo blog lo “frequento”..conosco moltissime delle sue ricette e non solo perchè le ho provate ma anche perchè di molte ne conosco i retroscena, conosco la precisione con cui Lei le studia, gli approfondimenti che fa quando prepara una ricetta codificata…insomma negli ultimi anni abbiamo condiviso tanto che quasi mi sembra di averle preparate con Lei. Ho scelto di andare indietro nel tempo a quando non ci conoscevamo. Cercando, leggendo, appuntando ho visto la Tartiflette…potete quindi immaginare, visto il mio racconto precedente, che non ho avuto alcun dubbio!
Quando un piatto ti ricorda qualcuno a cui vuoi bene, la cosa più bella è prepararlo per un’amica…e allora, con questa tartiflette partecipo al The Recipe-tionist di questo mese.
INGREDIENTI TARTIFLETTE
(per 6 persone: due pirofile rotonde, una diametro 20 cm, una diametro 13 cm)
1 kg di patate (peso con la buccia)
20 gr. di burro
2 cipolle bionde medie
1 bicchiere di vino
200 g di pancetta affumicata a striscioline
100 ml di panna liquida
400 g di taleggio*
pepe nero
sale
*La ricetta originale, così come quella di Sara, prevede il Reblochon o il Camembert. Non avendolo trovato in nessuno dei supermercati della zona l’ho sostituito con il taleggio che per sapore e consistenza mi sembrava quello più vicino all’originale tra quelli a mia disposizione.
Ponete le patate in una pentola, riempite d’acqua e lasciate cuocere per 15 minuti dal momento dell’ebollizione, quindi scolatele e lasciatele raffreddare. Nel frattempo fate scaldare il burro in una padella, affettate le cipolle e fatele soffriggere nel burro per 5 minuti, quindi versateci il vino, pepate e lasciate evaporare, alzando la fiamma. In una padella a parte, rosolate la pancetta senza aggiungere olio. Quando la pancetta sarà ben rosolata unitela alle cipolle (il vino sarà già evaporato), mescolate e spegnete il fuoco.
Preriscaldate il forno a 200° C. Sbucciate le patate, affettatele e distribuitele metà in una pirofila; salate e pepate. Ricoprite con pancetta e cipolla, quindi sovrapponete l’altra metà delle patate fatte a fette, salando e pepando anche queste. Versate la panna liquida nella pirofila, quindi coprite il tutto con il Reblochon fatto a fette (ogni fetta dev’essere divisa a metà orizzontalmente) con la crosta rivolta verso l’alto. Infornate per 15 minuti, quindi proseguite la cottura solo sopra, circa 5 minuti, per far dorare la superficie. Sfornate e lasciate qualche minuto a temperatura ambiente prima di servire.
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6 Comments
Elisa Baker(Flavia)
22 Gennaio 2018 at 20:30
Ho trovato un'altra spelndida ricetta per usare la mia Lodge!! A prescindere che adoro tutto quello che è patate e formaggio insieme… maronnnn mi sa che sto mese vi copierò in tanteeeeee! DUnque ma com'è finita tra Luca e tuo fratello??? Il resto lo so eh 😉
lericettediluci2015
25 Gennaio 2018 at 11:36
Come ho scritto nel post questa ricetta l’ho scoperta in Francia e l’ho adorata al primo boccone….tanto da pensarla intensamente ogni tanto..quando l’ho trovata sul blog di Sara non ho avuto dubbi!!!!! Provala perchè è una cosa goduriosissima!!!
Vale
21 Gennaio 2018 at 19:04
Io conosco qualche retroscena in piú di questa tartiflette in termini di ricerca della versione piú vicina a quella tradizionale, dalla scelta della padella quasi presa appositamente per la preparazione fino al giro turistico al 365 per cercare il Reblochon. Sapevo anche dei piccoli stand di Tolosa dove la hai mangiata con Luca la prima volta ma non sapevo quanta implicazione mentale ci fosse stata dietro tutto. Io sono ansiosa tanto quanto te e posso solo immaginare quanto coinvolgente fosse il pensiero o meglio la speranza che l'ingegnere e mimmomelchiorre si piacessero e facessero amicizia. E perció quel viaggio pensieroso in aereo secondo la tua descrizione é come se lo avessi fatto anche io. La paura di non riuscire ad unire la tua vita di allora con la vita di sempre per descrivere mimmo e luca é il passaggio piú bello di questo bel racconto. E la tartiflette…. Che ti devo dire… Tocca farla.
lericettediluci2015
25 Gennaio 2018 at 11:38
Cara… a volte non ci rendiamo neanche conto di quanto un piatto ci possa aiutare a rievocare momenti lontani e soprattutto ansie e sensazioni!!!! Certo molto lo hanno fatto mimmomelchiorre e l’ingegnere perchè si sono piaciuti altrimenti forse questo piatto non lo avrei amato così tanto anche se ha un sapore talmente buono che difficilmente sarebbe passato inosservato al mio palato…forse lo avrei mangiato tutto mentre li guardavo litigare..ahahahahahahaha
Sarapixel
21 Gennaio 2018 at 18:15
Eccomi Lucy!! Allora: intanto non puoi capire come sono contenta e sorpresa della tua scelta! Siamo così in contatto noi 3 che davvero non siamo più una sorpresa l'una per l'altra, ma il fatto che tu adesso, e anche Vale, siate riuscite a stupirmi pescando nei meandri sconosciuti del mio blog è stato davvero emozionante! Il momento che hai raccontato, mi sembra di vederlo… Spesso a questi ricordi ben impressi nella memoria si lega il cibo e per quanto sembri assurdo, si ricordano benissimo anche i profumi ed i sapori! Ora che hai capito dove trovare il Reblochon ti prego, rifalla ancora! In ogni caso hai fatto bene a non usare il Brie, non è proprio lui! Lucy grazie infinite di esserci e di aver scelto questa ricetta! ❤
lericettediluci2015
21 Gennaio 2018 at 18:43
Tesoro sono contenta di essere riuscita a stupirti…volevo farti una sopresa e per questo sono andata cosi indietro..e poi l’ho vista e mi sono innamorata!!!la rifarò eccome perché è di una goduria incredibile!!!!un abbraccio